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Licenziamento del dirigente giustificato anche se sostituito da neoassunto

  • 17/12/2018

La Cassazione, con ordinanza 26 ottobre 2018, n. 27199, ha rigettato il ricorso di un’ex dirigente (Direttore Supply Chain) che aveva impugnato il recesso intimatole dal datore di lavoro per soppressione della sua posizione lavorativa.

Sosteneva come, in realtà, la posizione coperta non fosse tata soppressa e il settore fosse stato addirittura potenziato con l'adibizione di nuovi assunti.

La Corte ha dichiarato legittimo il licenziamento, avendo la Società dato prova dell'esistenza di un piano di razionalizzazione aziendale, di un'effettiva e non pretestuosa rimodulazione dell'assetto aziendale e della non esistenza, all’interno della società, della posizione di Direttore Supply Chain successivamente al licenziamento della dirigente. Questo, secondo la Corte, è sufficiente a ritenere giustificato il licenziamento di un dirigente. In particolare, evidenzia come non rilevi che una parte delle mansioni relative all'area Supply Chain vengano di fatto affidate a un lavoratore assunto alcuni mesi dopo il licenziamento; all’opposto, ciò che rileva è che presso l'azienda non esista più una posizione lavorativa coincidente con quella del lavoratore licenziato.

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